
Spero che dentro ci trovino quello che stanno cercando,perchè tutto sta girando così rapidamente e ci sono stati e ci saranno così tanti cambiamenti che credo proprio che tutti ne abbiano bisogno.
Buon Natale a tutti!
un uomo solo che guarda un muro è un uomo solo,due uomini che guardano un muro è un principio di evasione
Toc-toc!C’è nessuno?Hey-yeyei!Sono tornato:Napo è a casa!?!?!?
Scusate l’assenza ma in questi due mesi abbondanti tante cose sono successe.In questo post RADIO VERSION(per i pigri che si scazzano a leggere) vi aggiorno rapidamente.Se volete i particolari leggete il post sotto ;)
- Sono a Malaga.Non nel gelato!In Spagna!
- Sono in Erasmus
- Per il momento sei mesi,poi si vedrà
- Ho fatto appena due giorni di vacanza in Agosto!
- Ho sperimentato il mio primo Settembre di Esami :S
- Il Babbo ha fatto il grande passo(ho un vecchio post da pubblicare)
- Non ho mai smesso di leggervi
- Ultimo ma non per importanza:il mio record di pareja sta diventando imbattibile :D
“Inizia un nuovo periodo.
Il viaggio.
Basta rompere il ghiaccio,come la ‘prima volta’.
Poi non hai più voglia di smettere!”
Non nego che partire in erasmus è stato un po’ tanto un travaglio.Avevo fatto domanda in febbraio,sotto la forte spinta di Babbo GPZ(In realtà non ricordo se sia stato io o lui a fare la domanda).Le esigenze era completamente diverse.Volevo cambiare aria.Volevo cambiare università.Stavo cercando nuovi stimoli.
Con il tempo tante cose sono cambiate.E’ arrivato agosto come in un lampo,eppure in mezzo tantissime palpitazioni,mal di testa, “vogliadistarealetto” un weekend intero,maledizioni e imprecazioni.
(avevo pensato di chiudere il blog per un po’,con un cartello del tipo chiuso per ferie dal…al… ma la rete era appestata di queste cose,allora l’ho chiuso e basta)
Dicevamo che era arrivato agosto.La sessione estiva d’esame era andata,in tutti i sensi.
Mi si prospettava un lungo periodo di studi,con due date di conclusione:
- 10 settembre(come dire oggi siamo nel 1492 e voglio imbarcarmi con Colombo per raggiungere le Indie da Ovest.In realtà sarebbe stato molto difficile.Avrei chiesto di incontrare Cristoforo Colombo,genovese.Di Genova nella penisola italica.Solo che sarei stato in Portogallo che appartiene alla Regno di Spagna,allora come oggi secondo alcuni spagnoli che conosco,e Cristoforo Colombo di origini italiane non sta per scoprire l’america.Sempre secondo alcuni spagnoli che conosco l’america è stata scoperta da uno spagnolo che si chiamava Cristopher Coloumb.)
- 29 settembre(secondo voi come è andata a finire?)
Mentre tutti i miei amichetti bloggers e non erano a spassarsela al mare o in giro per l’Europa,io ero in casa a studiare Misure a Radiofrequenza del prof.Michele Norgia(meglio di una scatola intera di confetti falqui ingerita bevendo dulcolax) e a recitare l’amleto secondo napo:
“Parto o non parto?Ma se parto,quando parto?E se so quando parto,quando torno?Ma se so quando torno,quanti esami riesco a fare?E con che media?E come si chiama di secondo nome il cugino di terzo grado della prof di Elettronica di potenza?”
Domande senza risposta.
Al 30 di agosto,non avevo ancora comprato il biglietto per Malaga.
Supportato dall’immensa donna che mi sopporta(scusate il gioco di parole)compro il biglietto con data 10 settembre(in tempo per raggiungere Colombo!)
Il 2 settembre sono a Milano.Il tempo è come se si fosse fermato a Luglio:si muore di caldo,sono in casa a studiare,il tempo passa troppo rapidamente.
Ovviamente le cose non vanno come si vuole ed il 10 settembre parto per malaga sanguinante e con il biglietto di ritorno già in tasca.
Parafrasando una delle mie migliori frasi(quanto sono narcisista alle volte)nel mio primo giorno malaghegno mi sono sentito come un pollo in lavatrice,mentre centrifuga!
Ma in appena una settimana molte cose sono cambiate dentro e fuori di me.
Ho ritrovato quella volontà di studiare che temevo perduta e la consapevolezza che non sarei tornato solo.
Tornato a Milano non restava che archiviare la pratica esami. Okkio che non è che miracolosamente sono scomparsi gli attacchi di panico o i malditesta/maldistomaco,ma diciamo che ero molto piu’ motivato. Così il 29 settembre mi sveglio alle 4 del mattino è inizio a studiare l’ultimo esame della sessione.L’esame era alle 10 di quello stesso giorno. Ad onor del vero ho fatto uso di atti dopanti:colazione con blogspotting. (Grazie pollock per il tuo post sugli spagnoli
Qualche ora più tardi gli esami erano finiti ed andati(questa volta nel senso buono)!!!
Di certo quella mattina il panico l’avrebbe fatta da padrone se non avessi avuto le parole magiche:”Devi stare tranquillo!Fidati di me. Stai tranquillo e tutto andrà bene.”
E così è arrivato il 2 ottobre!Partiti!
“Eccesso di egoismo?
Forse.
Sentivo che era giusto andare.E che lei mi avrebbe seguito.Che era buono anche per lei.
Ma se non fosse stato così,sarei restato.
Forse fa male eppure mi va di stare collegato…”
Ps
Presto on-line tutti i post che vi siete persi,sono tutti archiviati nella mia testa.Devo solo esprimerli in italiano.
A presto
Oggi è il quattro luglio!Data storica per moltissime persone.Per me ancora di più.Una congiunzione astrale ha fatto sì che ogni quattro luglio accadesse qualcosa di strano o di speciale.
Ogni minuto che passa aumenta un mio personalissimo record. Spero di renderlo imbattibile.Che strano che sia proprio il quattro. Di certo non ci pensavo quel sabato di marzo appoggiato allo stipite della porta mentre la guardandavo lavare i piatti nervosa ed inquieta e stupendamente bella.Congiunzione astrale.
Solo quattro anni fa mi svegliai presto. Feci la doccia,indossai la mia (all’epoca) unica maglietta rossa,secondo le tribù indigene africane il rosso spaventa i nemici,e mi diressi verso scuola.Esame orale.Ultima tappa di un esame più giusto,un esame con i tuoi docenti.Solo soletto,cantavo you’ll never walk alone nei corridoi del mio liceo,costruito secondo i canoni dei campus californiani ai piedi di un montagna.
Era il quattro luglio duemiladue.Congiunzione astrale.
Un paio d’anni prima era una caldissima giornata estiva.Il sole picchiava forte in quei giorni e i miei fragili capillari coloravano a pois le mie t-shirt.Unica soluzione:ricovero day-hospital per chiudere chirurgicamente quei rubinetti. Ricorderò per sempre non tanto il dolore,che era veramente atroce,quando l’odore putrefatto della carne umana bruciata…Quattro luglio duemila.Congiunzione astrale.
Questa storia del caldo torrido e delle magliette a pois era già successa. Quattro luglio millenovecentonovantaquattro.Dopo una notte insonne,mi svegliai recitando l’esorcista nel corridoio che separava la mia stanza dal bagno.Corsa in ospedale,con quella strana sensazione di sonno,quando non c’hai proprio voglia di dormire.Insolazione la diagnosi.4 flebo in 6 ore la cura.Ma…ma…è il quattro luglio millenovecentonovantaquattro.E’ usa94.E’ italia-nigeria.E’ zola espulso innocentemente dopo pochi minuti.E’ il divin codino che a distanza di dodici anni mi fa piangere come quella sera. Indeciso se svenire o meno,unico televisore in tutta la corsia ho alternato fortissimi dolori a gioia infinita. Saltai sul letto con l’ago piantato nel braccio sul quel gol allo scadere del secondo tempo. Piansi a dirotto dopo il gol nei supplementari.
Oggi è il quattro luglio duemilasei.Italia-Germania. Congiunzione astrale.Spero di piangere a dirotto anche questa sera.
FORZA AZZURRI!!!
Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ha già troppi impegni per scaldar la gente d'altri paraggi,una bimba canta la canzone antica della donnaccia quello che ancor non sai tu lo imparerai solo qui tra le mie braccia.
E se alla sua età le difetterà la competenza presto affinerà le capacità con l'esperienza dove sono andati i tempi di una volta per Giunone quando ci voleva per fare il mestiere anche un po' di vocazione.
Una gamba qua, una gamba là, gonfi di vino quattro pensionati mezzo avvelenati al tavolino
li troverai là, col tempo che fa, estate e inverno a stratracannare a stramaledire le donne, il tempo ed il governo.
Loro cercan là, la felicità dentro a un bicchiere per dimenticare d'esser stati presi per il sedere
ci sarà allegria anche in agonia col vino forte porteran sul viso l'ombra di un sorriso tra le braccia della morte.
Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone forse quella che sola ti può dare una lezione
quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie.Quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie.
Tu la cercherai, tu la invocherai più di una notte ti alzerai disfatto rimandando tutto al ventisette
quando incasserai delapiderai mezza pensione diecimila lire per sentirti dire "micio bello e bamboccione".
Se ti inoltrerai lungo le calate dei vecchi moli.In quell'aria spessa carica di sale, gonfia di odori
lì ci troverai i ladri gli assassini e il tipo strano quello che ha venduto per tremila lire sua madre a un nano.
Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese ma se capirai, se li cercherai fino in fondo se non sono gigli son pur sempre figli vittime di questo mondo.
Mi piacerebbe veramente fare a pugni
col primo che passa e mi fissa senza una ragione
magari condurre un programma creativo alla televisione
Perché no, recitare in un film hard
Stare al CERN a studiare la fisica zen
Vorrei provarci fino in fondo a fare il pieno di voti
e sedermi per anni sulla mia poltrona
Sposarsi a Las Vegas con Giulietta che aspetta
sul balcone a Verona
Sputtanar Fred Astaire con il tip-tap
Guadagnar la pagnotta con il piano bar
Smettere di pensare di smettere di fumare
Smettere di pensare di smettere di fumare
Come se niente fosse, come se non contasse
quel lungo cammino che mi porta di fronte allo specchio,
quel lungo cammino che mi porta di fronte allo specchio
al mattino
Mi piacerebbe veramente
stare in coda alla posta per più di tre ore e dopo reclamare
Ricever messaggi dall’aldilà con il cellulare
Poi dormire, svegliarsi, mangiare, dormire, svegliarsi
e guardare le stelle
Come sono belle, come sono belle
come se
Come se niente fosse, come se non contasse
smettere di invecchiare, smettere di ingrassare,
smettere di drogare le mosche e le zanzare,
smettere di inquinare, smettere di votare,
smettere di sudare in senso generale,
smettere di comprare, smettere di pagare,
smettere di passare una domenica bestiale,
smettere di ascoltare musica commerciale,
smettere di suonare, smettere di cantare.
Tempo d’elezioni nella vita a due
Aumenti le promesse e lei le sue
Mi sposerai?
Figli ne vuoi?
Ma quanti ne vuoi?
Sento il riso in faccia degli amici miei
Parenti al karaoke con “My Way”
Mi sentirei male
Chi me lo fa fare?
I diciott’anni son passati e sono anch’io tra i candidati
A giudicare da un sondaggio a maggio ti dirò di sì
Potrebbe andare bene anche così
Riempirò due piazze
Ma, rispondi tu,
Non puoi portare in camera la tua TV
Giocherò d’astuzia, con diplomazia
finita la campagna sarai mia
Mi sposerai?
Figli ne vuoi?
I diciott’anni son passati e sono anch’io tra i candidati
A giudicare da un sondaggio a maggio ti dirò di sì
Potrebbe andare bene anche così
Non mi rimane scampo, prima o poi si scende in campo
A giudicare da un sondaggio a maggio mi dirai di sì
"Ci teniamo a dire,se mai ce ne fosse bisogno,che siamo qui per studiare,per costruirci un futuro e tutti siamo molto ma molto lontani da casa.
Per raggiungere lo scopo anche noi nel nostro piccolo facciamo dei sacrifici[…]può essere considerato sacrificio,oltre che un dovere,anche il nostro stare sempre a casa a studiare,il nostro trascurare le relazioni sociali e sono proprio la vita così povera di svaghi e il nostro impegno negli studi,i soli strumenti che testimoniano ai nostri genitori quanto li amiamo e quanto ci sforziamo di rispettarli ed onorarli
Non dubitiamo che anche xxxxxxxx sia qui per lo stesso scopo,ma egli di fatto,e di “fatti” si tratta,conduce una vita sociale decisamente diversa dalla nostra.
In effetti le sue frequenti uscite serali non sarebbero affar nostro se non limitate alle loro conseguenze su di noi(rumori molesti nelle ore piccole 01:00 - 03:00)…"
Lo conobbi quasi per caso ad una festa dove gli uomini sembravano bambini delle scuole elementari e le donne orsoline a giudicare dai loro vestiti. Nonostante una calza rotta spiccava per la sua camicia bianca e lo stile con cui la portava.
Il primo incontro non fu semplice,polemico come al solito e con quel suo tono di voce da uomo vissuto.Con il tempo poi imparai ad apprezzarlo,quel tono di voce.
Quella voce che in interminabili discorsi notturni faceva pulizia nella mia mente.
Riorganizzava e riassettava i pensieri,le convinzioni e le emozioni come una madre mette in ordine la camera del suo disordinatissimo figlio.
Quelle frasi che anche solo leggerle per caso, mentre stai facendo tutt’altro, ti danno forza e stimoli per migliorarti.
Guglielmo Paolo è una delle migliori persone che abbia incontrato nella mia vita,e ne ho conosciute tante.
Guglielmo Paolo è una di quelle persone che sa sempre esattamente cosa dirti,anche se è la cosa più sbagliata nel momento più sbagliato.
Guglielmo Paolo sa ascoltare senza stancarsi mai. Ti lascia parlare,poi trova la chiave dei tuoi problemi e con il suo impeccabile stile ti mostra la soluzione.
Guglielmo Paolo ha sbagliato un sacco di volte.
Guglielmo Paolo sbaglia un sacco di volte.
Guglielmo Paolo sbaglia sempre con stile.
Puoi chiamarlo quando hai bisogno.Puoi chiedere il suo aiuto quando pensi di aver sbagliato tutto.Ti risponderà sempre con il suo stile e per nulla turbato ti dirà che hai sbagliato tutto,ma senza colpevolizzarti più del dovuto.
Guglielmo Paolo non ti dirà mai che hai ragione se non è la verità.
Guglielmo Paolo non ti dirà mai non hai fatto bene se il tuo errore è evidente.
Guglielmo Paolo…come sarei se non l’avessi incontrato…non lo so.
sono solo le tre e mezza del mattino. come fare a prendere sonno non lo so. mi rigiro con la faccia verso il muro ma il tuo viso da una foto mi fa ciao.
lasciami dormire per un po' non ho voglia di pensare ancora a te..alle quattro gocce di blu che hai lasciato sul fondo del nostro bicchiere riempito e svuotato in un batter di ciglia.
se sapessi quante notti passo a ripensare,quanto tempo e quanto spazio invece passo di giorno con la voglia di sputarmi in faccia ma non posso perché è solo ingenuità che mi ha fregato ancora.ancora.
non so dire se desidero per me soltanto un vuoto o se è l’immenso desiderio senza fine che ho di te. non è importante ,non è stata certo tutta colpa tua.non sei colpevole.si vedeva lontano un chilometro.mi mancava il coraggio di ammetterlo.sono solo e non c'è niente da capire se ti dico che doveva andar così.siamo soli ma se penso a quel che è stato,mi ripeto che ho sbagliato tutto.
non è solamente volontà,non è solamente destino.
è rimasto di te lo splendore di un tempo,che se non è mai stato ora è sempre più avaro di momenti di gioia pura.quattro gocce di blu.poco più.
sei un iceberg?quel che spunta in superficie o poco più è solo un decimo di quello che c’è sotto?
sei un iceberg?ma quante lacrime hai ghiacciato in questo iceberg?
sono un naufragio?sono il relitto che va a fondo piano piano?
sembravi la boa di salvataggio in mezzo al mare?
sono un naufragio,ma quanti misteri custoditi in fondo al mare.
più ti fisso, più mi sfuggi.più mi sfuggi, più ti fisso.poi ci penso meno di un attimo
e ti vedo come sei.mi dispiace ma non posso.sbaglierei.
sei solo quattro gocce di blu,un momento di gioia pura.in cui mi hai sfiorato,sputato e anche amato davvero. ma è solo un attimo.niente di più..
chissà perché io faccio sempre male i conti?mi c’è voluto del tempo a capire che la somma di due non è uno.non è uno,come me.
ma...sono qui.fermo qui.ad aspettare te,che non mi dai pace.non lo so cosa nascondi ma è dolce da morire.se fosse adesso,se accadesse così,semplicemente senza calcoli.se fosse vero,se accadesse così…se solo fossi qui…
...e restava così il mio cuore spalancato su di te...ma adesso giro le spazzole piene di cenere,steso al tappeto in una sera d'inverno.tra le tue lettere c'era un destino...
ma quante domande ti fai?quante domande ti fai?